martedì 19 febbraio 2013

Per chi voterai?

"Per chi voterai” è la domanda più frequente che mi rivolgono le Persone per la strada con una espressione fra il disorientato e l’indeciso. Bella domanda!
Quel che si sente in giro non aiuta certo a capire e a farsi un’idea: i tanti proclami e le tante promesse (anche le più suggestive) danno la sensazione dell’ennesima fregatura perché ognuno di noi, tutti i giorni,  continua a scontrarsi con i problemi quotidiani … e sono dolori per tutti.
L’appuntamento con l’urna è però ormai vicino e bisogna decidersi, anche se la tentazione di non andare è particolarmente forte …, ma non si può lasciare ad altri il compito di scegliere mettendo la testa sotto la sabbia e lasciando fuori i “didietro” per poi protestare per ciò che non ci piacerà!
E allora mi assumo le mie responsabilità di elettore e rispondo alla impegnativa domanda: “per chi voterai?”.
Voterò per chi restituirà dignità alla mia Professione di Avvocato tributarista a cui sono state tolte le più importanti prerogative difensive e negata la possibilità di confidare nella Giustizia: sono stufo di dover rispondere ai miei Clienti che debbono portarmi i “pezzi di carta” giusti per opporre ciò che l’Agenzia delle Entrate può imputare per legge sul presupposto che il Contribuente è un evasore fino a prova contraria; sono stufo di dover fare il procacciatore di gettito per gli Uffici finanziari perché non posso più confidare sull’equilibrio e l’imparzialità della Magistratura di legittimità che da anni ormai tende a favorire il Fisco per assicurare gettito allo Stato (da cui vengono attinte anche le risorse necessarie per pagare i lauti stipendi dei Giudici di Cassazione).
Voterò per chi restituirà dignità agli ammalati a cui viene negata di fatto la possibilità di accedere ai necessari accertamenti diagnostici: sono stufo di sentirmi ripetere dal CUP che bisogna attendere vari mesi (anche quando servirebbero subito), a meno che non scelga di andare a pagamento o non abbia la fortuna di conoscere Qualcuno che può agevolarmi.
Voterò per chi premierà l’operosità delle Persone intraprendenti (lavoratori autonomi, imprenditori, commercianti, …): sono stufo delle numerose complicazioni inutili di ogni genere che ogni giorno impegnano una parte importante del mio tempo, mi distraggono dal lavoro, mi disorientano, mi irritano e mi tolgono a poco a poco la voglia e la passione per qualcosa a cui ho dedicato la mia vita.
Voterò per chi assicurerà un’attenzione speciale, propositiva e risolutiva ai problemi recessivi che stanno demoralizzando ed incattivendo la maggior parte della Gente impegnata a testa bassa per tirare avanti nonostante gli assurdi sperperi di danaro pubblico ed i proclami sui tagli alle spese improduttive rimasti sempre solo sulla carta: sono stufo di chi non paga il mio lavoro perché non dispone più di liquidità, di chi ha buone idee ma non può realizzarle perché nessuno gli presta i soldi, di chi deve fare da banca ai propri clienti perché le banche non fanno le banche verso di loro, di chi spreca inopinatamente il danaro pubblico prelevato dalle tasche di chi lavora e si impegna anche oltre le proprie forze, di chi si atteggia ad eccellenza intellettuale e adotta soluzioni degne di un semplice contabile, di chi vive nell’agio più sfrenato e pretende di conoscere e di risolvere i problemi della Gente normale che spesso non sa neppure come arrivare alla fine del mese.
Voterò per chi non promette incentivi, ma saprà realizzare un radicale sfoltimento normativo ed una vera semplificazione burocratico-amministrativa, liberando le Persone intraprendenti dall’oppressione/ossessione fiscale derivante dall’utilizzo indiscriminato ed incontrollato di pericolosissimi strumenti accertativi a disposizione degli Operatori del Fisco che li usano per raggiungere i budget annuali imposti dai vertici dell’Agenzia delle Entrate e per usufruire dei trattamenti economici incentivanti col sangue dei Contribuenti.
E se non troverò nessuno che soddisferà queste mie aspettative … voterò per chi brandisce il “forcone” della rivolta civile perché la fiducia che fino ad oggi ho malriposto nei vari politicanti in cui ho creduto si è definitivamente esaurita e la rabbia accumulata negli anni per essermi duramente impegnato nel tentativo di dare sempre il meglio si esprimerà in un voto di protesta che “a buon intenditor …” dovrebbe servire almeno per indurre chi ha dato fino ad oggi ampia dimostrazione di incapacità politica e di governo a procurarsi un biglietto di sola andata verso casa. 
Manuel Seri

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