sabato 19 dicembre 2009

Seguito del brano "chi nion è un evasore ... scagli la prima pietra"

Nell'esemplificazione del monoreddito che nel 2008 ha dichiarato € 25.000,00 e con esso ha sostenuto il mutuo e mantenuto la famiglia sono doverose alcune precisazioni:
1) tenuto conto delle imposte gravanti sul reddito (€ 6.150,00) e delle detrazioni fiscali per coniuge e figli a carico, per la produzione del reddito di lavoro e per gli intressi passivi sul mutuo (€ 4.083,00) , l'esborso tributario complessivo ammonterebbe ad € 2.067,00;
2) tolte dal reddito di € 25.000,00 le tasse dovute e le rate del mutuo ed aggiunti gli assegni familiari non soggetti a tassazione (€ 1.618,00), la disponibilità fnanziaria residua sarebbe di € 24.551,00, pari ad € 2.046,00 netti al mese;
3) per chi ha la responsabilità di una famiglia con questo reddito certamente non ha da scialare, ma può mantenere comunque un regime di vita dignitoso, rinunciando magari ad abitudini più dispendiose (come la discoteca, l'aperitivo con gli amici, le settimane bianche ed altre spese voluttuarie) senza grossi sacrifici;
4) paradossalmente la situazione emergente dal redditometro non evidenziarebbe profili di evasione se nella medesima situazione il Contribuente sostenesse un costo di locazione di € 750,00 al mese al posto della rata del mutuo.
Lo scopo dell'esemplificazione, che per la verità riguarda molte più persone di quanto si creda che quotidianamente tribolano e fanno veramente fatica ad arrivare alla fine del mese privandosi di qualunque sfizio, è stato comunque quello di evidenziare assurde sproporzioni di uno strumento accertativo che alla fine finsce per colpire non i veri evasori che sciupano i loro ingenti danari in spese voluttuarie pagate per contanti (viaggi, crocere, alberghi, ristoranti, casinò, abibigliamenti firmati, noleggi di auto di lusso, locali e circoli esclusivi, ...), ma solo le persone comuni che con sacrificio tentano di assicurare alla prorpia famiglia i beni essenziali ed una vita dignitosa.
Per il resto, è certamente giusto combattere il fenomeno dell'evasione tributaria che danneggia tutti e soprattutto le fasce sociali più deboli, ma gli strumenti usati dal Fisco debbono essere adatti allo scopo e debbono essere utlizzati con un minimo di saggezza.
A buon intenditor ...
Modilaut

venerdì 4 dicembre 2009

Chi non è un evasore ... scagli la prima pietra

In un intervista sul Sole 24 Ore di Mercoledì 02.12.2009 il Direttore Centrale dell’Agenzia delle Entrate Luigi Magistro esulta per i risultati dell’azione di accertamento del 2009 che avrebbero sforato prima del tempo l’obiettivo prefissato e riferisce in particolare che l’applicazione del redditometro a circa n. 15.500 Contribuenti avrebbe consentito un recupero d’imposte medio di € 15.400,00 per ciascuno!
Evviva!
Sorge spontaneo un dubbio: si tratta di redditi realmente sottratti al Fisco o di redditi derivanti dall’applicazione delle solite presunzioni legali di evasione?
Proviamo ad indagare e prendiamo il caso di un Contribuente con moglie casalinga ed un paio di figli a carico (cioè una famiglia-tipo) che per l’anno 2008 ha guadagnato e tassato € 25.000,00 e che possiede un’autovettura a gasolio di 1600 c.c. (HP 17) immatricolata nel 2005 ed una casa di proprietà di mq 100,00 a Macerata acquistata nel 2007 accendendo un mutuo a tasso fisso per il quale paga una rata mensile di € 750,00: secondo il redditometro per l'anno 2008 avrebbe dovuto dichiarare ben € 46.639,00 e perciò avrebbe evaso un maggior reddito di € 21.639,00!
Il calcolo effettuato sulla base dell’apposita tabella che valorizza la sua capacità di reddito con riferimento all’anno 2008 è il seguente:
per l’abitazione
tariffa di € 22,59/mq x 100,00 mq = € 2.259,00 + n. 12 rate annuali del mutuo per € 9.000,00 = € 11.259,00 x coefficiente 3 dell’abitazione principale gravata di mutuo = € 33.777,00
per l’autovettura
tariffa fino a 16 HP € 3.660,02 + 1 HP € 309,67 = € 3.969,69 x – 10% di riduzione per il terzo anno dall’immatricolazione = € 3.572,72 x coefficiente 6 dell’autovettura diesel = € 21.436,32 x – 40% per la riduzione del secondo valore calcolato = € 12.861,80
totale accertabile € 46.638,80
E’ proprio il caso di dire che “non è tutt’oro quel che luppica”!
Sempre lo stesso Contribuente, se fosse stato più ricco e non avesse dovuto ricorrere al mutuo per acquistare l'abitazione, secondo il redditometro nel 2008 avrebbe dovuto dichiarare un reddito di soli € 21.898,00 che sarebbe perfettamente compatibile col reddito dichiarato.
In sostanza, per il Fisco italiano il Contribuente meno fortunato che deve avvalersi di un mutuo per acquistare la propria abitazione è un evasore, mentre quello più fortunato che i soldi ce li aveva già è fiscalmente onesto. Mah!?!
Modilaut