Il Ministro Tremonti comincia a scoprire le Sue carte sulla Riforma fiscale”: tre sole aliquote, più basse di quelle attuali, e cinque soli tributi (oggi se ne contano oltre n. 1.800, di cui una ventina quelli principali più noti) per pagare tutti meno imposte sul reddito.
Benissimo!!!
Si è capito finalmente che la ripresa dell’economia italiana passa attraverso il rilancio dei consumi e degli scambi commerciali e che perciò nelle tasche dei Contribuenti debbono rimanerci più soldi da spendere!
Ma quale sarà il prezzo (certamente salatissimo) da pagare per tutti, visto che sarà la tanto agognata "lotta all'evasione", panacea di tutti i mali italiani, ad assicurare il pareggio di bilancio? E' facilmente ipotizzabile:
1) potenziamento ed ampliamento delle indagini finanziarie che oggi sono una vera e propria miniera d'oro per il Fisco, grazie alla sprovvedutezza della maggior parte dei Contribuenti ed alla sostanziale indifendibilità delle presunzioni legali basate sui versamenti e sui prelevamenti risultanti dai conti bancari;
2) utilizzazione generalizzata dello "spesometro" che recupererà tutte le spese eccedenti il reddito dichiarato nell'anno, confidando sulle obiettive difficoltà per i Contribuenti di ricostruire le disponibilità accumulate nel tempo e sulla scarsa possibilità di difesa contro le relative presunzioni legali;
3) applicazione capillare del nuovo "redditometro", elaborato con tecniche matematico-statistiche complesse sulle caratteristiche di una ipotetica "Famiglia-tipo" ideale contro cui sarà sempre più difficile per i Contribuenti opporre le numerose situazioni di fatto ricorrenti (ovviamente non documentabili) che caratterizzano i singoli modi di vivere (sarà la rivina delle famiglie numerose?).
Insomma, quello che si sta profilando è un vero e proprio “esproprio di Stato” che riguarderà indistintamente tutte le classi sociali, ... almeno per ora, e non soltanto la categoria dei Lavoratori Autonomi!
Magra consolazione, ma almeno "... mal comune, mezzo gaudio" (sic!).
Modilaut
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