venerdì 14 settembre 2012

Recessione inarrestabile!


Avevamo già segnalato in precedenti interventi (“www.soslavoratoriautonomi.blogspot.it/2011 /12/una-manovra-ragionieristica-per.html” e “www.soslavoratoriautonomi.blogspot.it/2012/06/ manovra-per-la-crescita-con-handicap.html”) l’effetto recessivo delle manovre Monti sulla situazione economica ed occupazionale di per sé già piuttosto grave, nonostante le ancor più gravi reticenze dei politici, ma guai a contraddire le scelte del governo tecnico salvifico: sono stati sufficienti http://www.chicago-blog.it/wp-includes/js/tinymce/plugins/wordpress/img/trans.gifgli slogan con cui sono stati annunciati i vari interventi normativi (“salva Italia”, “cresci Italia”, …) per illudere tutti e spingere l’Italia nel baratro. Forse sul piano internazionale è stata ricreata una immagine più degna e qualche buon risultato è stato recentemente ottenuto anche in ambito europeo, ma il prezzo imposto agli Italiani è esagerato e nemmeno giustificato.
Nel mercato interno la flessione dei consumi e dunque della produzione e dunque dell’occupazione è preoccupante e non è certamente destinata a migliorare, visti anche gli annunci sulla ulteriore limitazione dell’utilizzo del danaro contante rispetto a quella attuale di € 999,99 che ha già prodotto effetti negativi (l’idea sarebbe quella di rendere obbligatoria la moneta elettronica per tutte le spese superiori ad € 50,00), la “caccia” a chi spende (bliz nelle località turistiche con identificazione degli avventori, reiterati accertamenti nei confronti di chi guida auto di grossa cilindrata, trasmissione all’Anagrafe tributaria di tutte le operazioni transitate nei conti bancari o compiute agli sportelli o effettuate con moneta elettronica, segnalazioni di acquisti di beni e servizi per importi superiori ad € 3.000,00 …) e la continua minaccia di applicazione dello “spesometro” e del nuovo “redditometro” che stanno alimentando un clima poliziesco e piratesco in danno dei Contribuenti scoraggiando qualunque forma di investimento o di circolazione del danaro. La recente riforma del lavoro ha poi dato il colpo di grazia anche a quelle forme di occupazione ibride collocabili nelle varie collaborazioni con o senza partita IVA che, in tempi così difficili, creavano comunque opportunità di lavoro anche fra tantissimi giovani, sottraendoli all’ozio del bar o della strada; l’incertezza nella applicazione ed interpretazione delle varie complicatissime e ferraginose normative combinata con l’oppressione e l’ossessione fiscale scoraggia l’intraprendenza sia degli italiani, sia degli eventuali investitori esteri e deprime ogni iniziativa imprenditoriale.
Insistendo su questa strada, la speranza in una ripresa nel 2013 può considerarsi già da ora un sogno irrealizzabile. Non serviranno a nulla gli incentivi per favorire l’occupazione delle donne e dei giovani o gli investimenti produttivi, perché l’impresa assume o investe se e nella misura in cui cresce la spesa da parte dei consumatori e dunque deve incrementare la produzione. Non sono utili le facilitazioni per la costituzione di S.R.L. con un euro i capitale, perché illudono gli ingenui che dovranno poi fare i conti con la necessità di reperire comunque risorse finanziarie irrecuperabili. Non servono gli ncentivi ale spese di ritrutturazione immobiliare o di riqualificazione energetica per far ripartire l'edilizia, perché chi ne usufrisce dovrà giustificare al Fisco dove ha preso i soldi e si esporrà ad incredibili vessazioni accertative. Non è possibile confidare soltanto sulle esportazioni, perché esistono una miriade di imprese rivolte al solo mercato interno senza alcuna possibilità di riconversione.
In una situazione di grave recessione come quella attuale servono poche cose, ma precise ed essenziali: liberare le risorse finanziarie ancora esistenti nello Stato e possibilmente incentivare il rientro effettivo di quelle che sono state messe in fuga con le devastanti manovre estive del 2011 (è risaputo che nell’ottobre scorso in Svizzera erano esaurite le cassette di sicurezza delle banche e venivano addirittura prese in prestito quelle degli alberghi!); rimuovere il clima di controllo terroristico che ormai assilla i consumatori inducendoli a contrarre le loro spese e perfino a ritirare dalle banche i propri depositi; allentare la pressione fiscale su tutti i redditi derivanti dal lavoro (dipendente o autonomo non fa differenza); semplificare drasticamente le regole sia fiscali sia burocratiche in genere; eliminare le incredibili presunzioni di evasione che opprimono i contribuenti in maniera del tutto incontrollata e che legittimano il Fisco a compiere veri e propri atti di pirateria legale nei confronti dei malcapitati premiti con trattamenti economici incentivanti a favore dei suoi operatori; ridurre le spese improduttive dell’apparato istituzionale centrale e periferico, eliminare gli sprechi nelle spese di funzionamento dei vari Enti e negli investimenti pubblici e vendere il patrimonio inutilizzato.
Basta con i vuoti proclami! Basta con le ignobili rassicurazioni che contrastano con l’evidenza dei fatti! Basta con gli interventi normativi che complicano inutilmente la vita dei cittadini (ormai sudditi a pieno titolo!), li distolgono dalle loro ordinarie occupazioni, ne sviliscono l’operosità e l’intraprendenza e ne alimentano solo la sfiducia verso lo Stato e le Sue Istituzioni! Basta con politici e governanti iperpagati che non hanno la benché minima consapevolezza di quanto sia difficile (a volte quasi impossibile) tirare avanti senza opportunità o certezze di lavoro, derubati della passione per il proprio mestiere ed esposti alla mercé dell’ispettore di turno con licenza di predare per rimpinguare le casse erariali!

Modilaut

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