venerdì 5 luglio 2013

120 rate per pagare Equitalia: vero o falso?


Il Decreto “del fare” prevede 120 rate mensili (le attuali arrivano a 72) per pagare i debiti tributari a Equitalia, ma solo a condizioni impossibili.
Innanzitutto la difficoltà deve essere “comprovata e grave” e ciò ricorre in caso di “accertata impossibilità per il contribuente di assolvere il pagamento del credito secondo un piano di rateazione ordinario” e di positiva “valutazione della solvibilità del contribuente in relazione al piano di rateazione concedibile …”; si tratta di apprezzamenti troppo vaghi e generici che vengono rimessi alla sensibilità dell’interlocutore di turno e che riguardano aspetti della vita privata spesso difficili da dimostrare, con la conseguenza che l’applicazione del beneficio dipenderà solo dalla discrezionalità dell’operatore e dalla fortuna di incappare in uno comprensivo.
Inoltre  la difficoltà deve essere “legata alla congiuntura economica”, il ché è tutto un programma: non sarà facile dimostrare questa condizione perché la congiuntura economica è concetto per sua natura astratto e vago; che succede il debitore si trova in difficoltà per un insoluto rilevante o per il concordato preventivo di un cliente importante o per la revoca degli affidamenti bancari? Il buon senso (valore purtroppo sconosciuto ai nostri Governati) avrebbe suggerito di presumere, fino a prova contraria, che la grave difficoltà dipendesse dalla congiuntura economica vista l’attuale crisi economico-finanziaria in atto nel Paese, senza bisogno di pretendere dimostrazioni assurde o impossibili che minano in partenza la fruibilità del beneficio.
Infine la difficoltà deve dipendere da “ragioni estranee alla … responsabilità” del debitore; ancora una volta si tratta di una valutazione gravemente aleatoria perché, oltre ad essere difficilmente dimostrabile, pretendere tale giustificazione non è neppure ragionevole; anche in questo caso il buon senso avrebbe dovuto indurre a presumere, fino a prova contraria, che l’estraneità risiedesse verosimilmente nella congiuntura economico-finanziaria in atto nel Paese perché altrimenti è quasi impossibile poter escludere una ipotetica condotta colpevole del debitore.
L’impostazione sibillina e cervellotica della norma dovrà essere attuata da un apposito Decreto Ministeriale attuativo che però non potrà regolare l’istituto contra o ultra legem; se la norma non sarà ripulita dalle assurde condizioni concorrenti, l’effettiva fruibilità del beneficio in questione sembra perciò molto improbabile ed i malcapitati dovranno confidare solo sulla sensibilità degli operatori di Equitalia obbligati, da un lato, a seguire rigidi protocolli interni sotto minaccia di responsabilità per danno erariale, dall’altro, ad affrontare direttamente persone disperate. Una situazione a dir poco “imbarazzante”!
Ben venga dunque l’allungamento della rateizzazione fino a n. 120 rate, ma in un contesto meno ingabbiato da vacue condizioni  e meno aleatorio che dovrà essere opportunamente rivisto con gli emendamenti da proporre in sede i conversione del Decreto. 
Modilaut

1 commento:

  1. Inoltre stamattina apprendo da un impiegato di Equitalia Ferrara che la rateizzazione a 120 non si può applicare a piani di rateizzazione protocollati da Gennaio 2012 in poi...

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