Con un
ennesimo emendamento al testo della Legge di Stabilità per il 2013 in
discussione nelle sedi parlamentari si vorrebbe anticipare al 2013 l’attivazione del cd. “fondo
taglia-tasse” a favore di famiglie
e imprese da alimentare con gli incassi derivanti dalla lotta all’evasione
(già previsto dall’art. 2 c. 36, terzo e quarto inciso, del D.L. 138/2011 a
partire dal 2014).
L’idea sarebbe buona e costituirebbe anche un segnale
importante per dare un senso ai tanti gravosi sacrifici imposti ai
Cittadini in quest’ultimo anno, ma … “non
è tutt’oro quel che luppica” perché esigerebbe
che l’azione di recupero dei maggiori tributi fosse realmente giusta, equa e
fondata sull’accertamento effettivo delle condotte evasive. Purtroppo non è così.
Chiunque si
occupi della materia tributaria sa bene che il Fisco dispone di strumenti investigativi
ed accertativi che introducono a Suo favore incredibili ed intollerabili presunzioni
legali basate su dati statistici variamente elaborati (studi di settore e “redditometro”) o su capacità di spesa completamente
sganciata dalla capacità di risparmio e dai redditi dichiarati negli anni (“spesometro”) o su movimenti bancari
(prelevamenti e versamenti non giustificati = ricavi/compensi tassabili); per
potersi difendere, il malcapitato Contribuente deve dimostrare “documentalmente” di essere stato virtuoso
(il ché, a distanza di anni, è spesso impossibile, specie quando riguarda la Sua
sfera privata), altrimenti è costretto a pagare obtorto collo importi anche ingenti per presunti maggiori tributi su
redditi mai prodotti, oltre a sanzioni in misura pari alla evasione attribuitaGli.
Con questo sistema
assurdo (a dir poco medievale)
- i Contribuenti interessati vengono considerati evasori fino a prova contraria subendo anche accertamenti ingiusti,
- lo Stato propaganda livelli di evasione rilevantissimi raccogliendo il consenso dell’ignara opinione pubblica sulle misure adottate per lottare contro l’evasione,
- l’Erario incassa ciò che non Gli spetterebbe se avesse dovuto assolvere all’onere della prova concreta,
- gli Uffici periferici dell’Agenzia delle Entrare raggiungono il budget annualmente assegnato loro dalla Direzione Centrale,
- gli operatori degli Uffici finanziari maturano il diritto ai trattamenti incentivanti e
- le casse pubbliche si riempiono di danaro da continuare a sciupare (almeno in parte più o meno rilevante).
In questo
contesto il “fondo taglia-tasse” servirà
per generare una nuova lotta di classe tra i Contribuenti più disgraziati che
finiranno sotto la prepotenza del Fisco accertatore, alimenteranno il fondo e potranno
essere additati come parassiti della collettività e i Contribuenti più fortunati
che verranno anche per pura sorte risparmiati dal Fisco (almeno fino a quel
momento!) assumendo per ciò stesso il ruolo di lapidatori e magari anche di
delatori, … perché in questo mondo sono sempre gli “altri” ad essere considerati trasgressori e meritevoli di repressione.
Poco importa se i sistemi applicati sono giusti o prevaricatori; rilevano solo
i risultati!
Sarà l’evoluzione
moderna dell’eterno conflitto sociale che serve per esercitare il potere
sovrano: un tempo era basato sulla contrapposizione fra datori di lavoro
(padroni sfruttatori) e lavoratori dipendenti (vittime dello sfruttamento), poi
si è evoluto nella contrapposizione fra lavoratori indipendenti (evasori
parassiti) e lavoratori dipendenti (tassati fino all’ultimo centesimo) ed
infine vedrà la contrapposizione fra i Contribuenti accertati con sistemi quantomeno
discutibili (possessori delle risorse necessarie per ridurre la pressione
fiscale) e quelli casualmente non accertati (titolari del diritto alla diminuzione
dell’onere fiscale con i soldi degli altri). … E fra i due litiganti il Terzo
continua a godere!
Bene dunque il
“fondo taglia-tasse”, ma solo a
condizione che vengano prima ristabilite regole giuste, eque e serie che
assicurino l’esercizio di un potere accertativo equilibrato, basato sulla
previa dimostrazione effettiva dell’evasione tributaria, svincolato da vincoli
di budget annuale e privo di
trattamenti economici incentivanti a favore degli operatori del Fisco che
impediscono imparzialità e terzietà nella valutazione delle singole posizioni.
Modilaut
Nessun commento:
Posta un commento