"Per chi voterai” è la domanda più
frequente che mi rivolgono le Persone per la strada con una espressione fra il
disorientato e l’indeciso. Bella domanda!
Quel
che si sente in giro non aiuta certo a capire e a farsi un’idea: i tanti
proclami e le tante promesse (anche le più suggestive) danno la sensazione dell’ennesima
fregatura perché ognuno di noi, tutti i giorni, continua a scontrarsi con i problemi quotidiani
… e sono dolori per tutti.
L’appuntamento
con l’urna è però ormai vicino e bisogna decidersi, anche se la tentazione di
non andare è particolarmente forte …, ma non si può lasciare ad altri il
compito di scegliere mettendo la testa sotto la sabbia e lasciando fuori i “didietro” per poi protestare per ciò che
non ci piacerà!
E
allora mi assumo le mie responsabilità di elettore e rispondo alla impegnativa domanda:
“per chi voterai?”.
Voterò
per chi restituirà dignità alla mia Professione di Avvocato tributarista a cui
sono state tolte le più importanti prerogative difensive e negata la
possibilità di confidare nella Giustizia: sono stufo di dover rispondere ai
miei Clienti che debbono portarmi i “pezzi
di carta” giusti per opporre ciò che l’Agenzia delle Entrate può imputare per
legge sul presupposto che il Contribuente è un evasore fino a prova contraria;
sono stufo di dover fare il procacciatore di gettito per gli Uffici finanziari
perché non posso più confidare sull’equilibrio e l’imparzialità della
Magistratura di legittimità che da anni ormai tende a favorire il Fisco per assicurare
gettito allo Stato (da cui vengono attinte anche le risorse necessarie per
pagare i lauti stipendi dei Giudici di Cassazione).
Voterò
per chi restituirà dignità agli ammalati a cui viene negata di fatto la
possibilità di accedere ai necessari accertamenti diagnostici: sono stufo di
sentirmi ripetere dal CUP che bisogna attendere vari mesi (anche quando servirebbero
subito), a meno che non scelga di andare a pagamento o non abbia la fortuna di
conoscere Qualcuno che può agevolarmi.
Voterò
per chi premierà l’operosità delle Persone intraprendenti (lavoratori autonomi,
imprenditori, commercianti, …): sono stufo delle numerose complicazioni inutili
di ogni genere che ogni giorno impegnano una parte importante del mio tempo, mi
distraggono dal lavoro, mi disorientano, mi irritano e mi tolgono a poco a poco
la voglia e la passione per qualcosa a cui ho dedicato la mia vita.
Voterò
per chi assicurerà un’attenzione speciale, propositiva e risolutiva ai problemi
recessivi che stanno demoralizzando ed incattivendo la maggior parte della Gente
impegnata a testa bassa per tirare avanti nonostante gli assurdi sperperi di
danaro pubblico ed i proclami sui tagli alle spese improduttive rimasti sempre
solo sulla carta: sono stufo di chi non paga il mio lavoro perché non dispone più
di liquidità, di chi ha buone idee ma non può realizzarle perché nessuno gli
presta i soldi, di chi deve fare da banca ai propri clienti perché le banche
non fanno le banche verso di loro, di chi spreca inopinatamente il danaro
pubblico prelevato dalle tasche di chi lavora e si impegna anche oltre le
proprie forze, di chi si atteggia ad eccellenza intellettuale e adotta
soluzioni degne di un semplice contabile, di chi vive nell’agio più sfrenato e
pretende di conoscere e di risolvere i problemi della Gente normale che spesso
non sa neppure come arrivare alla fine del mese.
Voterò
per chi non promette incentivi, ma saprà realizzare un radicale sfoltimento
normativo ed una vera semplificazione burocratico-amministrativa, liberando le
Persone intraprendenti dall’oppressione/ossessione fiscale derivante
dall’utilizzo indiscriminato ed incontrollato di pericolosissimi strumenti
accertativi a disposizione degli Operatori del Fisco che li usano per
raggiungere i budget annuali imposti dai
vertici dell’Agenzia delle Entrate e per usufruire dei trattamenti economici
incentivanti col sangue dei Contribuenti.
E
se non troverò nessuno che soddisferà queste mie aspettative … voterò per chi
brandisce il “forcone” della rivolta civile
perché la fiducia che fino ad oggi ho malriposto nei vari politicanti in cui ho
creduto si è definitivamente esaurita e la rabbia accumulata negli anni per
essermi duramente impegnato nel tentativo di dare sempre il meglio si esprimerà
in un voto di protesta che “a buon
intenditor …” dovrebbe servire almeno per indurre chi ha dato fino ad oggi ampia
dimostrazione di incapacità politica e di governo a procurarsi un biglietto di
sola andata verso casa.
Manuel Seri
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